Sul notiziario comunale del mese scorso il gruppo consiliare della Lega Nord ha espresso le sue considerazioni in relazione all’attività della Commissione Biblioteca durante la precedente Amministrazione Carrara. Tutto si riduce ad una semplice contabilità, peraltro errata (soltanto tra 2010 e 2011 le Commissioni sono state ben 9, ma forse l’errore nasce dal fatto che i referenti delle minoranze, Lega compresa, partecipavano molto raramente).
La questione però è la qualità dell’operato dell’Assessora Testa.
Negli anni dell’Amministrazione Carrara sono state realizzate notevoli azioni in ambito culturale, a cominciare dalla modifica sostanziale proprio del Regolamento della Commissione Biblioteca che dal 2011 è diventata Commissione Biblioteca e Cultura, ampliando lo spazio di confronto tra i gruppi politici ed estendendolo anche alle associazioni culturali e ai cittadini. Da protagonisti, abbiamo promosso la revisione di tutto il funzionamento dell’intero sistema bibliotecario della ValSeriana, arrivando all’approvazione di una nuova convenzione del tutto innovativa nello spirito e nei contenuti, che è stata presa ad esempio da molti altri sistemi bibliotecari che ne hanno mutuato l’impianto. Sempre in ambito bibliotecario siamo stati altrettanto protagonisti della ridefinizione dell’assetto dei sistemi bibliotecari di tutta la provincia di Bergamo, guidando progetti sperimentali come l’introduzione delle piattaforme di autoprestito (Albino primo in bergamasca insieme ad altri 6 comuni) e definendo le nuove regole di cooperazione tra i 240 comuni bergamaschi.
Durante quegli anni sono stati elaborati progetti che hanno ricevuto notevoli finanziamenti dalla Regione e dalla Fondazione Cariplo: abbiamo ristrutturato il piano terra della biblioteca, completato il palco dell’auditorium comunale, promosso le esperienze di Culture in Corso e Tira Fuori la Lingua, recuperato finanziamenti per un intervento di ristrutturazione sulla villa Regina Pacis e molto altro per un importo complessivo di oltre 500.000 €.
L’attività di questo assessore invece si è evidenziata nell’organizzazione di una serata contro la presunta introduzione nella scuola dello studio di materie considerate lesive della morale e denominate impropriamente “gender”, poi rivelatasi del tutto infondata (vero prototipo di fake news) come già denunciato da noi, all’introduzione di un regolamento per la lettura de L’Eco di Bergamo in biblioteca e all’affidamento in appalto della gestione dell’auditorium: il risultato è che, mentre dal 2009 al 2014 abbiamo avuto una media di 120 giorni di utilizzo, oggi si stappa una bottiglia quando troviamo la luce accesa.
0 Comment