Mentre i nostri ragazzi, ormai in vacanza, preparano il costume e tolgono il canotto dalla soffitta, la scuola sta già pianificando le attività per il prossimo anno.
Ma le difficoltà non mancano, soprattutto perché le risorse da parte del comune scarseggiano.
Anzi dire che scarseggiano è perfino riduttivo! I soldi quest’anno sono poco più che una mancia.
Il contributo comunale per il Piano per il Diritto allo Studio infatti è passato dai 90.000 € del 2015 ai 70.000 € del 2016 ai 52.000 € proposti per quest’anno.
Ma che cos’è il Piano per il Diritto allo Studio?
Sono i “contributi diretti a sostenere da un lato le ordinarie spese di funzionamento dall’altro la sperimentazione e innovazione didattica e pedagogica e le diverse attività integrative del Piano dell’Offerta Formativa della scuola dell’obbligo”.
Sembra però che questa Amministrazione non abbia intenzione di investire granché nella scuola.
Al momento dell’approvazione del Bilancio di Previsione, noi consiglieri di Per Albino avevamo segnalato le difficoltà in cui si trova ogni anno la scuola e proposto con un emendamento di stanziare subito 10.000 € quale acconto per i progetti del Piano di Diritto allo studio: questo avrebbe consentito alle Istituzioni scolastiche di non lavorare in emergenza, ma la Maggioranza l’ha bocciato e ha preferito destinare 300.000 € per la costruzione della sede (e che sede!) della Protezione civile (che ha per presidente il consigliere Ciceri, capogruppo della Lega…).
Assessore, noi lo sappiamo che le finanze pubbliche sono sempre più risicate, ma com’è possibile che il suo collega Coltura abbia trovato 300.000 euro per dare il contentino agli amici leghisti e lei no?
Forse lui in giunta sa difendere meglio i propri capitoli di spesa in sede di predisposizione del bilancio?
Beh, certo, l’Assessore Testa ha già dato il suo consiglio nel Piano di Diritto allo Studio dello scorso anno: a pagina 7 infatti si legge: “si chiede (alla scuola) di garantire prioritariamente l’offerta dei progetti di plesso per le due scuole dell’infanzia, per le primarie e secondarie, rivedendo la proposta per quanto riguarda i costi del progetto di istituto Madrelingua, che vede una compartecipazione alla spesa da parte dei genitori e i progetti rivolti agli alunni D. A. che hanno visto un incremento di spesa rispetto alle richieste degli anni precedenti. Si evidenzia che il Comune di Albino sostiene annualmente una spesa di € 460.000 per l’assistenza educativa ai disabili.”
Ma può un comune scrivere alle scuole chiedendo di rivedere i costi sugli alunni Diversamente Abili?!
Ma stiamo scherzando?!
Invece di piangere miseria, forse l’Assessore Testa dovrebbe attivarsi e cercare di attuare meglio le proprie deleghe, pretendendo che i pochi soldi a disposizione del comune vengano spesi in via prioritaria per i settori più importanti: la nostra politica è sempre stata quella di non far mancare i fondi a scuola e servizi sociali.
I costi per sostenere la disabilità sono certamente alti e forse, caro Sindaco e cara Assessora Testa, è arrivato il momento di farsi sentire dagli amici leghisti in Regione, affinché questo costo venga equamente redistribuito e non pesi in questa misura sulle casse del comune di Albino.
Ma in Regione ora non si parla d’altro che di referendum per l’autonomia, che ci costerà 46 milioni di €: la scuola e i suoi alunni possono aspettare…
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