È probabile che i cittadini di Albino abbiano sentito dire che a breve verrà introdotto, per volontà del Sindaco Terzi e del suo assessore Moretti, un nuovo sistema per il conferimento dei rifiuti indifferenziati. Un’idea suggerita dal Movimento 5 stelle.
Può anche essere che alcuni di voi, leggendo queste righe, cadano dalle nuvole, infatti non è stata fatta alcuna informazione su questo argomento, ad eccezione di un vago articolo su L’Eco di Bergamo qualche mese fa. Anche i consiglieri comunali erano stati brevemente informati in un incontro organizzato dalla sera alla mattina con un consulente esterno e la Commissione è stata convocata solo in vista del Consiglio Comunale del 28 novembre.
Cosa succederà ad Albino fra poche settimane? Dal 1° di gennaio 2016, con un periodo transitorio fino al 30 giugno 2016, il tanto odiato/amato sacco rosso andrà in pensione dopo 4 anni dalla sua introduzione.
ATTENZIONE! il Sindaco Terzi in campagna elettorale aveva promesso l’eliminazione del sacco rosso, ma nella realtà dei fatti non succederà nulla di quanto promesso, perché verrà eliminato il sacco rosso ma non si tornerà al vecchio sistema: semplicemente il sacco rosso verrà sostituito con un bidone munito di micro chip, lasciando invariato il principio di fondo: chi inquina paga.
Un provvedimento che comporterà maggiori costi e maggiori disagi per la cittadinanza.
Visto che l’assessore Moretti non ritiene importante dedicare del tempo ai suoi cittadini spiegando come funzionerà il nuovo sistema, cercheremo di farlo noi.
Ad ogni famiglia sarà assegnato un bidone da 35 litri, da utilizzare in via esclusiva per il conferimento del rifiuto indifferenziato; il bidone sarà dotato di un micro chip che permetterà, durante l’operazione di svuotamento sul camion, di riconoscere il proprietario del contenitore, registrando così il numero di svuotamenti; ogni 6 mesi i cittadini albinesi dovranno pagare in bolletta la quota che sarà calcolata rispetto al numero di svuotamenti. Quindi se il cittadino acquistando il sacco rosso pagava il costo di smaltimento del rifiuto che lo stesso sacco poteva contenere, con il bidone il cittadino non farà altro che aspettare che quel costo venga recapitato in bolletta. Possiamo affermare che, fino a qui, l’unico elemento che cambia è la modalità di pagamento da parte del cittadino.
Se possiamo riconoscere che il principio di fondo non è stato modificato, forse perché anche il Sindaco Terzi ha dovuto ammettere che la distribuzione dei costi con il sacco rosso si basava su un principio di equità (paga di più chi non fa correttamente la raccolta differenziata), con altrettanta certezza possiamo affermare che le promesse elettorali del Sindaco sono parole al vento e che questo provvedimento è un inutile spreco di denaro pubblico e una bella scocciatura per la gente, che da poco si era abituata al sacco rosso.
Nonostante la visione che ci accomuna sul principio di fondo, siamo fortemente contrari a questa operazione perchè:
- Nella sostanza non cambia nulla. Il bidone, anche a parere del consulente contattato dall’amministrazione, non porterà ad incrementare in modo significativo la percentuale di raccolta differenziata e quindi ci chiediamo: perché gli albinesi sono costretti ad adattarsi ad un altro sistema? I nostri cittadini hanno una coscienza civica molto sviluppata e negli anni hanno imparato a fare un’ottima raccolta differenziata. Albino è la città con la maggior percentuale di raccolta differenziata in Lombardia tra quelle con più di 15.000 abitanti. Perché cambiare un sistema che funziona? Perché introdurre un sistema che già dal principio sappiamo non porterà a miglioramenti significativi?
- Il nuovo sistema porterà ai cittadini maggiori costi in bolletta. Stimiamo che il costo della raccolta dei rifiuti possa aumentare fino al 30%, questo semplicemente perché i tempi di conferimento del sacco rosso sono inferiori rispetto a quelli che saranno necessari con il bidone, che oltre ad essere raccolto dovrà anche essere riposizionato a terra in modo tale da non romperlo. L’operatore impiegherà più tempo a completare il giro e visto che il tempo è denaro, questo significa costi maggiori in bolletta per i contribuenti albinesi. Inoltre i bidoni hanno un costo e, se dovessero rompersi, il cittadino sarà costretto ad acquistarne uno nuovo (alternativa prospettata dall’assessore Moretti per ridurre i costi è di dimezzare i passaggi per la raccolta del secco: in pratica una volta ogni due settimane, con gravi disagi per le famiglie)
Inoltre quanto costa cambiare il programma in comune per la gestione delle fatture? e quanto costa spedire le fatture?
- L’utilizzo del bidone causerà confusione nei condomini e nelle aree ad alta densità abitativa. Per ragioni di privacy il bidone non potrà riportare il nome del proprietario. Come sarà possibile recuperare il proprio bidone per strada? E se prendo quello del mio vicino, pagherà lui al mio posto?
- Peggiorerà il decoro urbano. L’assessore Moretti sostiene che vedere i bidoni per strada sarà molto più elegante piuttosto dei cumuli di sacchi rossi. Peccato che l’assessore non prenda in considerazione il fatto che i sacchi rossi una volta raccolti dall’operatore non ci sono più, mentre i bidoni verranno ritarati dai proprietari soprattutto la sera, al rientro a casa dopo il lavoro, con il risultato che la montagna di bidoni ci terrà compagnia per tutto il giorno.
- Sarà introdotto un sistema rigido. Pensate alle feste di compleanno, al periodo di natale, alle sagre degli oratori. Con il sacco rosso la produzione straordinaria di rifiuti non rappresentava un problema, era sufficiente utilizzare un sacco in più. Caro Terzi con il bidone cosa succederà? Se un cittadino ha una produzione extra di rifiuto che non potrà mettere nel bidone perché già pieno sarà costretto a tenerselo in casa, aspettando il passaggio del ritiro della settimana successiva? E se abita in un appartamento senza terrazzo?
- Porterà un maggiore spreco di risorse. Il sacco rosso era disponibile in diverse dimensioni, la singola famiglia poteva scegliere quello che più si adattava alla proprie esigenza e alla singola occasione. Il bidone di Terzi avrà dimensione fissa, ciò significa che se il bidone fosse piccolo saremo costretti ad accumulare spazzatura per casa, se fosse grande dovremo tenere in casa un bidone con dentro della spazzatura fino alla settimana successiva per poterlo riempire completamente perché si pagano gli svuotamenti, indipendentemente dal fatto che il bidone sia pieno o no.
- Non aiuterà a controllare l’abbandono di rifiuti e gli abusivi. Il Comune avrà l’elenco dei contribuenti che nel corso dell’anno conferiscono molto meno rispetto alla media delle famiglie, ma questo non rappresenta una prova sufficiente a dimostrare che quei contribuenti abbandonano i rifiuti per strada. Con quale diritto il funzionario del comune, il vigile o chi per esso, si presenta a casa di un cittadino ritenuto inadempiente e gli chiede di rendicontare i propri stili di vita? E se fosse stato fuori casa per sue ragioni personali? E se utilizza casa sua solo per dormire? E se…
- Verrà meno il sostegno ai piccoli commercianti del territorio che oggi percepisco no una minima percentuale dalla vendita dei sacchi rossi e, indubbiamente, ne traggono beneficio.
Fatte queste considerazioni, che abbiamo già espresso all’Assessore Moretti, senza ottenere alcuna risposta, il lettore si starà chiedendo PER QUALE RAGIONE IL SINDACO TERZI VUOLE RIFILARCI QUESTO BIDONE? sicuramente sarà lui a spiegarcelo…
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