Nel Consiglio Comunale del 5 giugno è stata discussa la Mozione inerente Piazzo e la riapertura del Passaggio presso il fondo ex Cà di Fade, presentata dai nostri gruppi consiliari di Per Albino insieme al gruppo del Movimento 5 Stelle. Abbiamo cercato, nella Mozione, di ripercorrere tutta l’annosa vicenda della chiusura del passaggio che, passando da Piazzo, collegava Albino a Nembro. Due cose ci preme sottolineare: da un lato pensiamo che Piazzo sia, ancora oggi, un tratto distintivo dell’identità collettiva albinese. Quanti sono i cittadini di Albino che si ricordano, che possono ancora testimoniare quando Piazzo era vivo, frequentato dalle famiglie, meta di svago, socialità, dopo aver rappresentato per anni anche una delle fonti principali per il sostentamento dei nostri nonni contadini? Dall’altro lato crediamo che i tempi siano ormai maturi per arrivare alla conclusione di una vicenda che inizia nel 1999. Il Sindaco Terzi e i suoi Consiglieri di Maggioranza intervenuti nel dibattito non sembrano aver tenuto conto di una cosa, anzi l’hanno ignorata nonostante i nostri Consiglieri l’avessero ribadita più volte: dall’11 aprile 2011 (delibera n. 53 della Giunta Carrara) è stato approvato il progetto Realizzazione di nuovi tratti della viabilità del tempo libero a Piazzo, coerente con la 2^ variante al P.G.T. e con “l’identificazione della rete di mobilità per il tempo libero nell’area PLIS Piazzo” prevista nella variante. Con la delibera n.53 del 2011 viene riconosciuta e disposta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. Proprio così, caro Sindaco Terzi, il passaggio presso il fondo Ca’ di Fade è riconosciuto come un passaggio di pubblica utilità, cosa che lei, in Consiglio, ha negato! Pertanto, la procedura di esproprio avviata dalla nostra Amministrazione, non solo risulta legittima e coerente con gli strumenti urbanistici in vigore nel Comune di Albino, ma è stata riconosciuta legittima anche dalla sentenza del TAR (n. 886/2012) che boccia il ricorso della proprietà Bergamelli. Una sentenza che non si limita solo a dare ragione all’operato della passata Amministrazione, ma afferma pure che la controproposta della proprietà di passare per la Val Guarnasco, è «…non idonea al pieno soddisfacimento dell’interesse pubblico corrispondente alla possibilità di garantire la piena percorribilità del tracciato, tenuto conto della condizione dei luoghi…». Oltretutto, il Sindaco e il Capogruppo di Forza Italia hanno criticato, usando toni offensivi e diffamatori, la scelta di stendere un Protocollo di Intesa, fatto dalla nostra Amministrazione con l’Associazione Insieme per Piazzo, nel quale, tra le varie cose, si sanciva la donazione da parte dell’Associazione al Comune, di 10000€ «a titolo di contributo per gli oneri del procedimento di esproprio delle aree», dimostrando, Sindaco e Capogruppo di FI, di non conoscere il diritto tributario italiano: se un ente pubblico riconosce l’utilità pubblica di un’opera e deve procedere a un esproprio per poterla realizzare, qualsiasi cittadino può concorrere, con un contributo libero, alla raccolta della somma necessaria per tale scopo. La nostra Mozione, che avrebbe consentito all’Amministrazione Terzi di fare un passo avanti nella conclusione della vicenda, è stata respinta. L’Amministrazione Terzi, che non ha mai fatto mistero di non avere tra le sue priorità la riapertura del sentiero di Piazzo, non ha preso una posizione chiara in merito alla questione. Ciò che è evidente è una cosa sola: l’interesse pubblico, per Terzi & Co., conta meno dell’interesse di qualche privato.
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