Il Sindaco Terzi vantava, sul numero di aprile di Paese Mio, di aver chiuso finalmente dopo 15 anni la vicenda di Piazzo. Nell’articolo si legge che la soluzione alternativa è stata trovata dalla sua Amministrazione. Peccato che la soluzione di Terzi è esattamente quella che il privato presentò anni fa e che le amministrazioni precedenti bocciarono.
Quindi di nuovo e alternativo non c’è proprio nulla: a presentarla, ora, c’è il Comune di Albino invece del privato.
Certo, la soluzione proposta è bella dal punto di vista paesaggistico, ma siamo sicuri che rispetti compiutamente l’interesse pubblico?
Per Terzi sì: il percorso da realizzare lo pagherebbe interamente il privato, quindi i soldi pubblici non si toccano, ad eccezione della “quisquiglia” dell’acquisizione aree rimasta in capo al Comune, soldi pubblici quindi (37.158 €). Inoltre, sempre secondo il Sindaco, «si evita di fare uno scempio su una delle balze erbose più belle di Piazzo».
Bene. Per lui l’interesse pubblico si ferma qui.
È già tanto e non gli chiediamo ulteriori sforzi che non appartengono alla sua indole. Peccato che nella sua concezione di interesse pubblico non rientri anche la tranquilla accessibilità e percorribilità di quel luogo: il suo sentiero precipita in una valle e non consente uno svolgimento sereno del percorso ne tanto meno rispetta la pubblica utilità di quell’opera. Ma non è tutto. Nella delibera n. 71 del 23/03/2016 si dice che la proprietà Bergamelli (depositando un Atto Unilaterale, protocollo comunale n. 7432) si impegna a realizzare «unilateralmente, ed a condizione della messa a disposizione di tutte le aree necessarie a realizzare le opere (onere procedurale ed economico che rimarrà in capo al Comune di Albino pena la perdita di efficacia del presente atto), a realizzare a propria cura e spese la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera» entro 30 giorni dall’approvazione della delibera n.71, quindi entro il 23/04/2016.
Pertanto, ci chiediamo: dove è il progetto definitivo? Esiste, è pronto? Nella Commissione Territorio del 09 giugno, peraltro convocata su richiesta dei nostri gruppi consiliari, è stato illustrato l’iter procedurale per dare concretezza a questo progetto (che ancora non c’è), in particolare per quanto riguarda il “dettaglio” dell’acquisizione delle aree: già, perché Terzi e Bergamelli prevedono di realizzare il sentiero su aree che non sono né del Comune né del privato, ma del Cotonificio Honegger e quindi che vanno prima acquisite o sulle quali, almeno, va costituita una servitù di passo. Tutti sanno che sul comparto Honegger c’è l’asta pubblica in corso e quindi vedremo come si concluderà. In Commissione Territorio, Terzi ha glissato sulla possibilità che l’asta pubblica influenzi i tempi di realizzazione del progetto e ha dichiarato che si arriverà presto ad un bonario accordo con Honegger senza dover ricorrere ad un esproprio, anche se l’iter procedurale messo in campo va in questa direzione.
Ci viene da sospirare dicendo: campa cavallo, che l’erba (di Piazzo) cresce…
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