“Teoria gender”?!? …Albino merita di più!

La “teoria gender” non esistené tanto meno essa è contenuta in alcuna legge dello Stato Italiano.

La posizione sostenuta dall’Assessore Testa è una gigantesca “truffa culturale”

Che cosa pensereste se un’Amministrazione Comunale offrisse uno spazio pubblico per un’iniziativa puramente ideologica e spudoratamente di parte? Che cosa succederebbe se un Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione versasse un contributo di 400 € (vedi delibera di Giunta n. 200 del 31 agosto 2015) per realizzare un incontro con un unico relatore chiamato ad intervenire su un tema delicato, complesso e che ci riguarda tutti come l’educazione affettiva e sessuale dei nostri bambini e bambine?

Eppure proprio questo è avvenuto: l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Emanuela Testa (Lega Nord), ha promosso, lo scorso 25 settembre, un incontro dal titolo “La teoria del Genere: di cosa si parla” dove ad intervenire sul palco, scortata da Carabinieri in divisa e agenti della Polizia Locale, è stata l’Avvocatessa Elisabetta Frezza. Ciò che ha lasciato perplessi, oltre alle modalità con cui è stato organizzato un incontro di questo tipo senza un opportuno contradditorio, sono la quantità di falsità che sono state dette (utilizzando tra l’altro un linguaggio aggressivo con fine persuasivo guarnito di racconti raccapriccianti): dall’inculcare paura disegnando un piano evasivo e totalitario che vola sopra le nostre teste e che porta con sé insidiose ideologie perverse, dall’affermare che l’omosessualità è una malattia e come tale va curata, all’esporre la cosiddetta Teoria di Genere (o Gender), fino al sostenere che la riforma della “Buona Scuola” prevederebbe l’inserimento di ideologie gender nelle scuole. Ora, l’articolo di legge (Comma 16 della L. 107/2015) ritenuto colpevole secondo l’Avv. Frezza di introdurre la teoria gender nelle scuole italiane recita testualmente: «il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori». Capito di cosa stiamo parlando? Educare i nostri ragazzi contro la violenza di genere, contro tutte le discriminazioni, vi sembra ci sia traccia di una presunta e fantomatica Teoria del Gender? Ci disgusta pensare che ora questi concetti assumano grazie “all’insegnamento” della Avv. Frezza una connotazione negativa, questa è distruzione di valori! Siamo di fronte a disinformazione bella e buona, a una vera e propria contro-cultura e ciò che è grave e che ci deve indignare è che un’operazione di questo tipo sia stata fatta sotto il cappello dell’Amministrazione Comunale, dell’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione! Nella circolare ministeriale n.1972 del 15/09/2015 si legge che «la Buona Scuola non introduce né “ideologie gender” né “l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo” e che, al contrario da “puntuale attuazione ai principi costituzionali di pari dignità e non discriminazione”». Ha dichiarato il Ministro alla Pubblica Istruzione, Stefania Giannini a Radio 24: «chi ha parlato e continua a parlare di “teoria gender” in relazione al progetto educativo del governo Renzi sulla scuola compie una truffa culturale». L’Assessore Testa non si è resa conto di aver fatto un uso improprio e irresponsabile del tema trattato, trasformando la discussione su un tema delicato come l’educazione dei bambini, in una battaglia ideologica e di averlo fatto come Amministrazione nel modo più vergognoso possibile e dando spazio a falsità e menzogne.

0 Comment

Contatti

Email: info@peralbino.it

Donazioni

BANCOPOSTA intestato a Simonetta Rinaldi

IBAN: IT13 V076 0111 1000 0002 4039 240