Chi di recente fosse capitato per Via Mazzini avrà notato il nuovo arredo urbano, dislocato sui lati della Via, ora Zona 30.
Sono bastate un paio di fotografie sulla pagina “Sei di Albino se…” di Facebook a scatenare un vivace (per così dire) scambio di idee e di opinioni.
C’è chi elogia la scelta compiuta dall’Amministrazione, chi apprezza la bellezza della floricoltura; c’è chi sostiene che i vasi siano pericolosi, chi poi sostiene la cittadinanza non sia stata adeguatamente informata e consultata. Qualcuno definisce “allucinante” la situazione, la nuova veste della Via, o forse entrambe. C’è chi, per quanto perplesso, prima di esprimere un giudizio preferisce aspettare. Infine, c’è chi ricorda. Chi, riandando con la mente a qualche anno fa, ancora può vedere l’attuale Sindaco, allora Consigliere comunale di Minoranza, che dal proprio scranno s’affanna con foga contro la passata Amministrazione, gli “Arancioni”, accusandoli di “far morire la Via” soltanto perché aveva modificato l’orario di chiusura.
A ridosso della campagna elettorale s’erano sprecate promesse di una Zona 30 soleggiata e ridente, uno spazio in cui pedoni, automobili, corrieri, animali e bambini avrebbero convissuto felici e contenti, cedendosi il passo l’un l’altro. La Zona 30 era la soluzione perfetta; essa costituiva la risposta alla domanda sempre aperta e difficile: come gestire Via Mazzini?
Ma allora perché ora la gente si lamenta, perché il popolo non capisce la bontà delle decisioni di questa illuminata Amministrazione?
Perché s’osteggia questo meraviglioso progetto, questo fiorire di fioriere?
Al di là delle polemiche, vorremmo porre alcuni quesiti agli Amministratori di Maggioranza:i residenti sono stati consultati?
Il progetto è stato presentato alla cittadinanza?
S’è presa in considerazione la difficoltà creata dal traffico commerciale (corrieri, carico/scarico merci)?
Era davvero necessaria la spesa di rifacimento del porfido della strada?
C’era davvero bisogno di spostare la via a ridosso della banca? Se si voleva disincentivare l’ingresso in via Mazzini, questo era proprio l’unico modo possibile?
Sindaco Terzi, è ancora in tempo a fermarsi a rivalutare la situazione, ad adottare alcune soluzioni diverse, che possano rispondere veramente alle esigenze di chi via Mazzini la vive.
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